L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha recentemente stretto un’alleanza cruciale con operatori e associazioni per contrastare il telemarketing aggressivo, firmando il “Codice di condotta per attività di Call Center” nel recente incontro svoltosi presso la sede di Roma.
Questo codice rappresenta uno strumento fondamentale nel combattere il telemarketing invasivo, fornendo regole chiare ai call center qualificati, quelli iscritti al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) con requisiti di qualità e affidabilità. La delibera n.197/23/CONS del 26 luglio approva il codice, focalizzandosi su diversi aspetti cruciali.
Obiettivi del Codice:
Il codice mira a garantire il rispetto delle norme da parte di tutta la filiera, affrontando questioni come la non modificabilità del numero chiamante (CLI spoofing), l’uso di liste legittime di numeri da chiamare e la qualità dei servizi offerti. Specificamente, vengono regolamentate la sub-contrattualizzazione da parte dei partner commerciali, la gestione dei subappalti all’estero, e viene rafforzato l’obbligo di richiamabilità dei call center stessi. Questo serve a distinguere i call center legittimi da quelli che agiscono in modo fraudolento utilizzando numeri non contattabili o anonimizzati.
Incontro e Adesione
Durante l’incontro, gli Uffici dell’Autorità hanno illustrato i punti salienti del Codice e le modalità di adesione per coloro che intendono farlo successivamente. Inoltre, sono state avviate le attività del Tavolo tecnico, previste dall’articolo 8 del Codice, nel quale verrà valutato lo stato di implementazione delle misure e l’adeguamento delle stesse.
Partecipanti
Numerose società e associazioni, tra cui ASSOCALL, ASSOCONTACT, BRENNERCOM, FASTWEB, IFM INFOMASTER, ILIAD Italia, INTRED, IRIDEOS, Media Asset, NETWORK CONTACT, OIC – Osservatorio Imprese Consumatori, OPTIMA ITALIA, RETELIT, SKY ITALIA, TELECOM ITALIA, TISCALI, VODAFONE ITALIA, WIND TRE, hanno già aderito all’iniziativa.
Risultati attuali:
L’Autorità ha elogiato l’ampia adesione delle associazioni dei call center e la loro partecipazione attiva al Tavolo tecnico, evidenziando la volontà condivisa di contrastare efficacemente il telemarketing illegale. Questo rappresenta un passo decisivo avanti, affiancato dalle recenti Delibere (nn. 31/23/CIR e 32/23/CIR del 26 luglio), che hanno inflitto sanzioni per violazione del Piano di numerazione, contribuendo a contrastare il CLI spoofing.
Questa collaborazione offre un mercato sano e veramente competitivo per coloro che operano nella legalità, aumentando contemporaneamente le tutele per gli utenti finali che si oppongono alle chiamate di telemarketing indesiderate, rispondendo così all’urgente bisogno sottolineato dalle 28 milioni di iscrizioni al Registro pubblico delle opposizioni.